martedì 7 febbraio 2023

Distress watercolor pencils


Ciao a tutte e ben trovate,

In molte mi avete chiesto dei nuovi distress watercolor pencils di Tim Holtz; ho deciso quindi, anche con l'aiuto di alcuni esempi, di spiegarne le caratteristiche e le varie possibilità di colorazione che essi offrono.

I distress watercolor pencils:

  • sono matite acquarellabili senza legno, con l'acqua i colori si sfumano oppure si fondono l'uno con l'altro
  • sono colori molto intensi e pigmentati, formulati per ottenere vivaci effetti cromatici su superfici porose, offrono varie possibilità di colorazione e si coordinano perfettamente con la gamma di prodotti distress (ink, oxide, spray, paint).

Possiamo colorare direttamente sul foglio e sfumare, oppure strofinare sulla punta della matita con un pennello bagnato e colorare o ancora colorare con i trucioli dopo averle temperate.

Questi bellissimi colori, sono ben visibili anche su superfici scure come il kraft

o su sfondi creati con i distress ink, oxide, spray, paint, ecco degli esempi. 

Proprio come ha mostrato Tim Holtz in una delle sue dirette, anch'io ho creato due sfondi: uno con il distress ink ed uno con il distress oxide, il colore è il walnut stain.

Foto: ink a sinistra e oxide a destra

Diciamo subito che per timbrare va bene qualsiasi tampone impermeabile (archivalversafine ecc...) ma prima di colorare assicuriamoci che sia ben asciutto, magari aiutandoci con un embosser. Il pigmento domina il colore ma allo stesso tempo riusciamo a vedere la traslucenza. Vediamo la differenza tra i due sfondi:  

  • il distress ink è colorante traslucido;
  • l'oxide è ossido traslucido, l'ossidazione è di certo più evidente.

Un altro esempio:


Lo sfondo è fatto con i Distress Paint (acrilici), vediamo come anche qui la colorazione è ben definita e ci rendiamo conto di quanto questi colori siano intensi e pigmentati.

Con i watercolor pencils possiamo anche timbrare:


Nel primo caso, mettiamo il timbro sul blocco acrilico, vi spruzziamo sopra con un pò d'acqua e lo coloriamo con le matite asciutte, timbriamo.

Nel secondo caso, il timbro è asciutto, bagnamo le matite con l'acqua e con esse coloriamo il timbro, infine timbriamo (risultato più definito).

Nel terzo caso si tratta dello "wet on wet" ossia bagnato su bagnato: spruzzo acqua sul timbro, bagno le matite, coloro il timbro e tampono ( il colore si disperde, si creano più macchie ma il risultato è interessante).

Personalmente ho fatto una prova anche sul gesso ma a mio parere i colori si dissolvono troppo.

Queste sono solo alcune delle possibilità di colorazione che queste matite offrono, forse sono anche le più interessanti come ha ben  mostrato il loro creatore. Io nel frattempo continuerò a sperimentare, spero di essere riuscita a spiegare al meglio le caratteristiche di queste meravigliose matite, alla prossima

Michela

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