giovedì 5 agosto 2021

Our Guest!!


Eccomi! Mi chiamo Paola Stella. I miei genitori, per preparare mio fratello al mio avvento, gli dissero che sarebbe nata una stellina che gli avrebbe fatto compagnia... Da qui il nome Stella... Mio fratello, 52 anni fa, nella sua ingenuità di bambino, non sapeva ancora che "leonessa" di sorella gli sarebbe capitata!
Disegno e dipingo e mi muovo in ogni ambito creativo da quando ero piccola, sollecitata dalla mano e dall’animo artistico di mio padre.  Ricordo le giornate trascorse con lui a fare colate di gesso, di piombo, la carta pesta, i collage, le paste, i colori, il tecnigrafo...
E poi da mia madre, più pragmatica, ma di gusto sobrio ed eccentrico al contempo, che mi insegnava a non accontentarmi della prima ricerca: "se lo devi fare, prima guarda gli altri con senso critico, e poi, quando fai, fallo bene se no lascia perdere. Non ti accontentare. " Così ora, quando non sono soddisfatta di ciò che faccio (cioè spesso) e ricomincio da capo, mi ritorna in mente mia madre che disfaceva pure cento volte una cucitura o righe e righe di maglia, fin quando quello che stava facendo non le veniva preciso come intendeva lei....
A fronte di questa maniacalità di un lavoro ben fatto si contrappone un'indole disordinata, propria spesso dei creativi e dei mancini (fatemela giustificare così!!! Lasciatemi essere un po' indulgente con me stessa!!!)....
Amo l'arte in ogni sua forma, cerco di praticarla....
Soprattutto ho trovato nella carta un linguaggio espressivo che spesso mi consente di sfogare e presentare i miei "percorsi esistenziali"...
in Accademia di Belle Arti dove insegno, in qualità di culture della materia, tecnologie della Carta in modo più approfondito e artistico; nel mondo dello scrap in modo più scanzonato e meno "drammatico".... Ma sempre con quel "religioso rispetto" di cui ogni "gioco" necessita.
Faccio carta fatta a mano, studio le metodologie artigianali della sua produzione, il valore metaforico nascosto nella gestualità che l'accompagna. Mi cimento nell'estrazione di colori naturali che utilizzo come acquerelli, mi piace approfondire tecniche grafiche, mescolarle in maniera trasversale con lo scrap e con altri canali espressivi... Perché mi piace mutuare da mondi diversi, mixare tecniche, i materiali, sperimentare, esplorare, affinché il pensiero e la memoria possano essere espressi al meglio!
Mi piace anche tanto chiacchierare.. Ve ne sarete accorti...
Dimenticavo! Abito felicemente a Grottaferrata (detta anche città del libro), ridente paesello nel cuore dei Castelli Romani, sede dell'abbazia di San Nilo in cui vi è una delle più antiche biblioteche amanuensi...
 
 
Il carretto della felicità è stata la risposta al contest lanciato da Chiara a luglio, che ho accolto con grande entusiasmo sia per il vincolo dei colori, sia per la costruzione di una card interattiva che mi intrigava. 
Innanzitutto volevo ringraziare Chiara e tutto il DT per aver scelto il mio lavoro, non me lo aspettavo. Questo mio è stato un lavoro di grande pazienza che ho cercato in quanto tale, perché mi ha aiutato a rilassarmi, a distaccarmi dai pensieri neri e a cercare nelle cose intorno e dentro me, i colori della vita....

Al contempo avevo la fustella del carretto che da tempo mi aspettava... non vedevo l'ora di metterci le mani!
Mi piace molto mixare, trovare un volto diverso alle cose.... Così oltre al carretto mi sono andata a cercare tra le altre mie fustelle ciò che poteva essere utile per arricchirlo: bannerini, fiori, erba, festoni, gatti, tag ecc.... Perché la fantasia, quando si mette in azione, genera tantissime soluzioni diverse.... È un meccanismo straordinario che alimenta all'infinito la mente in un bellissimo gioco di rimandi e rimedi.... 

Premetto che, non avendo pensato di dover documentare il mio iter progettuale (non pensavo proprio di vincere il contest!), ho dovuto rifare tutto il progetto.. Motivo per il quale i colori che vedrete della costruzione sono un pochino diversi dalla card presentata per il contest (d'altraparte fare 2 volte la stessa cosa uguale uguale.... non è per me!).


Come ho proceduto:
 
1. Ho cercato tutte le fustelle che potevano essere adatte per misura o per forma (anche riadattandole, tagliandole, deformandole) per fare i fiori, i vasi, il banner e le bandierine.
 

 
Ho fustellato su carte diverse le varie parti. In particolare, volendo colorare a matite acquerellabili, senza usare carte decorate, ho fustellato per lo più la carta bianca da 300 gr, adatta per essere bagnata e rimanere strutturata. 
 

2. Fustellate tutte le parti (alcune anche più di una volta) ho colorato i pezzi relativi alla struttura del carretto: la tenda bicolore, il sottotenda, la balza bicolore sotto al ripiano del carretto, la scocca del carretto, le bandierine, le due parti che costituiscono il banner sopra la tenda.
 
 
3. Quindi ho assemblato tutte queste parti.
 

 La struttura base del carretto l'ho fustellata tre volte per incollarla su se stessa e rendere più forte tutta la struttura.
In verità la fustella del carretto nasceva per comporre una card bidimensionale, a me invece intrigava l'idea di.... complicarmi la vita...... Ehm cioè, no.... di dare tridimensionalità al carretto.... Così ho pensato a soluzioni che potessero rendere a sbalzo la tenda, abbellendo le parti che di sottofondo restavano a vista, conferendo anche una tridimensionalità coloristica con la tecnica del chiaroscuro e costruttiva con degli spessori giustapposti sul piano destinato ai vasi di fiori.
 

4. Quindi ho costruito il meccanismo per far uscire il sentiment dal manico atto al tiro del carretto. Si tratta di un sistema molto basico a slittamento. 
Considerando la misura del retro della parte sottostante del carretto, ho costruito al centro di un cartoncino tagliato a misura, un canale guida, dentro il quale poter far scorrere uno spessore applicato al bannerino in cui avevo timbrato il sentiment. Una volta spessorato il cartoncino con nastro biadesivo, sia nella parte davanti che in quella dietro, ho attaccato tutto il meccanismo sulla parte retrostante del carretto, con il sentiment rivolto verso la parte anteriore dello stesso, assicurandomi che gli spessori fossero idonei al corretto funzionamento per far uscire e rientrare la tagghettina del sentiment da dietro al carretto (oddio che gioco di parole tra davanti e dietro!!!!)... Vi rimando alla foto che è meglio!!!! 
 
5. Sempre con il cartoncino kraft ho creato basi e spessori sul ripiano del carretto in modo da poter alloggiare, su vari piani prospettici, i vasi con i fiori.
 
6. Mentre aspettavo che tutto si asciugasse per bene, ho colorato tutti i fiori e i vasi con matite colorate acquerellabili, quindi li ho assemblati a piacimento per poi collocarli sul ripiano precendentemente costruito, cercando di dare profondità in base al loro posizionamento e grazie a spessori di varie misure giustapposti.
 

7. Poi ho costruito la base della card dove incollare il carrettino. Ho usato carte colorate monocolore per poter dare risalto al carretto e non generare confusione, facendo delle tasche porta tag dove poi ho stampato dei sentiment.
 

E così il carretto passava con quell'uomo che gridava.... VIVA I COLORI, CERCALI SEMPRE,
SOPRATTUTTO LA NOTTE!
 

 
 
 Paola Stella

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